La parrocchia della chiesa apostolica armena d’Italia fu fondata nel 1955 con il centro a Milano, presso la chiesa dei Santi Quaranta Martiri (S. Qarasun Mankunq). I primi insediamenti degli armeni in Italia appaiono nell’epoca romana. Mentre le prime informazioni sull’epoca medievale risalgono ai secoli VI-VII. Le chiese costruite dagli armeni si ricordano già nel XII secolo. Dall’inizio del XIV secolo viene menzionato il titolo ecclesiastico “Episcopo degli armeni d’Italia”. Nei secoli XIII-XIV erano conosciuti più di 40 chiese e monasteri armeni subordinati alla Chiesa Apostolica Armena, in varie zone d’Italia, con maggior concentrazione nelle città di Venezia, Trieste, Ravenna, Genova, Roma e Napoli. Le comunità armene in Italia avevano come pastori spirituali, sacerdoti e archimandriti, governati da arcivescovi e vescovi a capo delle diocesi o entità comunitarie religiose minori. Presso le chiese funzionavano ospedali, ospizi dove venivano curati gli armeni malati, e potevano soggiornare i mercanti. Ancora nel X secolo a Napoli funzionava la chiesa armena di S. Gregorio l’Illuminatore. Il santo era considerato il protettore di Napoli e si celebrava la sua festa. Nella chiesa di San Gregorio detto Armeno si trovano le sue reliquie. Una parte delle reliquie è stata consegnata a Catholicos di tutti gli armeni, Garegin B Nersisyan in occasione della sua visita a Vaticano (11/11/2000) e sono custodite nel gavit della cattedrale di S. Gregorio Illuminatore a Yerevan. A Napoli viene menzionata la chiesa dello Spirito Santo (Surb Hoghi) (1328). Mentre nel XI secolo a Roma fu costruita la chiesa di S.Hakob, nello stesso secolo a Milano esisteva la chiesa armena di S.Barsegh. Nel periodo 1342-1650 era attiva la congregazione religiosa Barseghyan. Nel 1320 a Pisa fu fondato un monastero, il quale, secondo un’iscrizione funebre era appartenuta agli armeni per più di cent’anni. In questo monastero furono copiati dei manoscritti che adesso si trovano nella Biblioteca Nazionale di Vienna e nella Biblioteca Ambrosiana di Milano. Nel 1307 a Genova gli armeni costruirono il convento e la chiesa di S. Bartolomeo, sopravvissuti fino al 1650. A Venezia è menzionato il monastero armeno e la chiesa di S. Giovanni Battista. Invece al 1434 risale la costruzione della chiesa di Santa Croce (Surb Khach) che dal 18 sec. appartiene alla congregazione Mechitarista. Alla fine del XIV s. a causa delle persecuzioni ai tempi dell’inquisizione e alla conversione forzata al cattolicismo, le istituzioni ecclesiastiche armene sono passate sotto il dominio delle istituzioni ecclesiastiche locali.
L’attuale comunità della Chiesa Apostolica Armena in Italia è stata fondata agli inizi del ‘900 da parte degli armeni immigrati dalla Turchia e da altri paesi del Vicino Oriente che si sono stabiliti nell’Italia settentrionale, a Milano ed in altre città piccole e grandi. Come primo parroco fu ordinato il pastore Elise Parsamian (1924-1937). Dopo la sua morte la comunità armena per un decennio e mezzo ha avuto pastori ospiti, invitati da Parigi, Marsiglia, Vienna. Alla vigilia della seconda guerra mondiale è stata fondata l’Unione degli Armeni d’Italia, il cui statuto è stato ratificato dal Governo Italiano. All‘inizio degli anni ‘50 le celebrazioni religiose avvenivano presso la Chiesa Anglicana di Tutti i Santi a Milano. Nel 1995 le autorità italiane con il decreto presidenziale hanno riconosciuto la comunità dei credenti della Chiesa Apostolica Armena e hanno dato un permesso ufficiale per la costruzione di una chiesa armena. Attualmente l’unica chiesa armena apostolica funzionante è la Chiesa dei Santi Quaranta Martiri di Milano, costruita nel 1957 (architetti R. Iisraelian, P. Surian), e consacrata nel 1958. Il primo pastore fu il vescovo Mons. Zgon Ter-Hakobyan, il membro della congregazione di S. Hakobyants (1955-75). Gli sono seguiti l’archimandrita Rev. Padre Jirayr Tashcyan (1975-77), poi il sacerdote Rev. Padre Sargis Sargsyan /1977-2004/ e successivamente l’archimandrita Rev. Padre Aren Sciahinian /2004-2012/. Nel 1986, nel cortile della chiesa è stato posto un Khachqar, in memoria delle vittime del Genocidio del 1915. Secondo lo statuto ecclesiastico la chiesa ha un consiglio di fiduciari eletti da parte della comunità. A Milano ha sede anche Casa Armena. Dal 2012 fino 2018 il pastore spirituale armeno d’Italia era Rev. Padre Tovma Khachatryan. Dal 2018 e fino ad oggi è Rev. Padre Tirayr Hakobyan.